Ho appena scoperto che oggi è il Blue Monday*, ma sto benissimo.
Anzi, ho deciso che il lunedì è il mio giorno preferito, quello che meno preferisco è il venerdì.
Il venerdì è il giorno delle cose da lasciare in sospeso perché non si può far sempre tutto e anche il giorno del fallimento delle to-do list.
Il venerdì è il giorno in cui devi far la pace con l’essere fallibile e ammettere di esserti sopravvalutata pensando di fare quelle duemilaseicentoventisei cose tutte insieme e spesso all’ultimo minuto.
Ho anche scoperto, col tempo, che ogni giorno è brutto se si fanno cose brutte o mal volentieri. Come uscire di casa se fa freddo, se si deve andare a lavoro e non se ne ha nessuna voglia.
Lunedì è, invece, il giorno in cui inizia la settimana, si è più riposati, meno di malumore e forse anche pieni di buoni propositi. Come quello di fare meno to-do list o, quanto meno, farle più corte.
Per arrivare più felici al venerdì.
* Cos’è il Blue Monday?
Il terzo lunedì dell’anno, pare chissà perché, il più deprimente.
[la foto è di nmbrabner]
Ieri la figlia grande (4 anni) nel segnare la domenica ha detto: “domani è un nuovo inizio” ecco forse non è male prenderla così!
Sono d’accordo con te, se il lunedì torni ad una attività che ti appassiona o almeno che ti soddisfa. Allora rischi di oscillare tra la frustrazione di lasciarla in sospeso il venerdi o di investirci il we (trascurando altro). Se, al contrario, sei ancora infangata in un lavoro che non ti piace e che “imbruttisce” il tuo spirito mentre coltivi aspirazioni diverse che temi non concretizzerai mai, beh in quel caso il venerdi è una benedizione.. (nulla di autobiografico eh!!) Scusa lo sfogo.. Yu
hai ragione, l’ambiente di lavoro fa la metà del lavoro