* RAGIONARE PER DUBBI ::

«Come possiamo cercare di migliorarci?», sì Massimo Polidoro ha iniziato proprio così il suo intervento alla Colazione +1.
Colazione+1 7/3/2016

«Non è facile evitare i bias e non è possibile vivere di sola razionalità. Ma si può almeno cercare di coltivare una mente critica. Che non significa polemica, ma interessata a capire e ad andare a fondo delle cose».

Come coltivare una mente critica

  1. Evitare di saltare subito alle conclusioni (Holmes)
  2. Leggere (contrastare il decadimento cognitivo e l’invecchiamento cerebrale)
  3. Favorire una “società critica”, con osservatori critici che possano osservare senza essere coinvolti
  4. Imparare e a distinguere ciò che si crede da ciò che si è e da quella che è la verità dei fatti (non scambiare le nostre credenze con ciò che siamo o, peggio, con la verità)
  5. Coltivare e mantenere una mente aperta significa essere:
  • pronti ad accettare il nuovo;
  • flessibili, adattarsi alle nuove persone/esperienze (elasticità mentale);
  • farsi tante domande.
5 suggerimenti per riuscirci
  1. Cambiare abitudini, partire d quelle piccole per arrivare alle più grandi.
  2. fare ciò che non si conosce (non solo ciò che piace già).
  3. Non fidarsi ciecamente di quello che dicono gli altri (non delegare agli altri le esperienze).
  4. Non avere paura (non anteporla alla conoscenza).
  5. Bilanciare l’apertura mentale con un atteggiamento critico. Chi vuole farci credere qualcosa, farci spaventare di qualcosa ci induce al conformismo. Dobbiamo, invece, sempre ricordarci di ragionare con la nostra testa. Dunque, apertura mentale sì, ma con spirito critico.

Quali sono i bias principali?

  1. Correlazione illusoria: tendenza ad associare due variabili anche se non c’è una relazione (pensiero magico, giocatori, pregiudizi…)
  2. Senno di poi: tendenza dopo un fatto, spesso di fronte a un fallimento, a ritenere che sarebbe stato prevedibile (Te l’avevo detto! Lo sapevo! Me lo sentivo!…)
  3. Pregiudizio di conferma: cercare conferme alle proprie convinzioni rifiutando le evidenze che le contraddicono (errore a volte della scienza, ma anche in chi non è aperto alle innovazioni)
  4. Effetto alone: valutare positivamente in base a pochi indizi (per esempio: l’aspetto fisico)
  5. Blind Spot (presupposto di tutti i bias): le persone vedono distorsioni del giudizio ed errori di ragionamento più negli altri che in se stessi. Ognuno di noi ha l’impressione di vedere il mondo oggettivamente, mentre ci sfugge una zona (cieca) dalla quale escludiamo noi stessi.

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