* LA CITTÀ VANDALIZZATA ::

Pensavamo di averla scampata e che, dopo le elezioni politiche, i muri della città sarebbero tornati a respirare almeno per qualche giorno. I luoghi deputati alle affissioni erano stati presi d’assalto solo negli ultimi giorni, mentre gli attacchini abusivi si erano dati da fare coprendo i manifesti pubblicitari di biancheria e compagnie aeree. Ieri, mentre i manifesti elettorali delle passate elezioni politiche sono stati prontamente coperti dai manifesti del Comune che segnalano l’abusività dell’affisione, la città viene nuovamente presa d’assalto da cartelloni elettorali selvaggi. Questa volta è il turno di quelli dei candidati alle comunali. Il premio dell’invadenza va ad Ambrogio Crespi, candidato con i Liberaldemocratici-Socialisti che, per segnalare un suo comizio, alla presenza del suo sostenitore, Bobo Craxi, ha sparso migliaia di cartelloni con la sua faccia per le strade della città. Su per i Bastioni di Porta Venezia i suoi manifesti arrivano a superare persino il quarto piano del palazzo antistante. La tecnica era stata già usata dai sostenitori della Mussolini che mesi fa avevano preso d’assalto i pali della luce della città. Si prendono due manifesti, appositamente stampati su un supporto più rigido della normale carta usata per le affissioni, li si spilla tra loro intorno ad un palo. Spinti verso l’alto dai tubi successivi, i manifesti possono arrivare a coprire tutta l’altezza del palo ed essere così visibili anche da molto lontano. Non contento poi, Crespi ha occupato anche tutti gli spazi disponibili sui supporti messi ah hoc per la cartellonistica elettorale. Dopo Crespi, il premio per la tempistività va a un altro imbrattatore candidato alle comunali. Sui suoi manifesti bianchi con una pennellata rossa al centro c’è scritto solo “bla bla bla” e l’indirizzo di un sito, in cui Angelo Manenti, dell’Ulivo, promette di portare con se in consiglio comunale cinque dei “commentatori” più lodevoli del suo forum on line. La politica in questo modo si trasforma in gioco da ragazzi, tra affissioni, assalto urbano e facili promesse, più facili del solito.

 

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