* COME NASCE UNA COMMUNITY ::

Che differenza c’è tra la community di un marchio di food e quella nata intorno a un operatore telefonico?
La gente è sempre la stessa, due braccia, due mani, due gambe, due piedi, due orecchie e un solo cervello che cerchi informazioni sulle tariffe o una ricetta per condire la pasta.

Le community spontanee fanno eccezione.

Quelle sì, quelle che non nascono per volontà di un brand, di una casa editrice, ma neppure come progetto di una start up: le community che nascono e crescono grazie al lavoro volontario sono un caso a parte.
La differenza è che nessuno ci guadagna nulla. Tranne la soddisfazione.

Come si fa? Lo sanno quelli di Mozilla Italia, per esempio.
Per saperne di più, ho scambiato quattro chiacchiere con Giovanni Francesco Solone, Gioxx,  consigliere dell’Associazione Italiana Supporto e Traduzione Mozilla, ovvero mozillaitalia.it.

Mozilla Italia, foto di William Quiviger

Come e quando nasce Mozilla Italia?

Ufficialmente Mozilla Italia, in realtà AISTM – Associazione Italiana Supporto e Traduzione Mozilla – viene fondata nel 2005 grazie alla volontà dei soci storici che hanno investito forze e risorse in un progetto che, a distanza di così tanti anni dalla nascita ufficiosa, ci ha dato grandi soddisfazioni personali e di gruppo.
E, a proposito di ufficioso, Mozilla Italia nasce e si fa vedere per la prima volta su Xoom (ricordi l’hosting gratuito di Telecom Italia?) nel 1999, grazie all’impegno di Andrea Salmaso e Giacomo Magnini, neofiti della localizzazione dei prodotti Mozilla in Italia.

Quanti siete?

Undici tra consiglio direttivo e soci effettivi, poco meno di venti tra moderatori e amministratori del forum di supporto, ben più di cento contando i soci sostenitori, quasi trentatremila utenti nel forum, milioni se si prova a dare una occhiata alle statistiche di chi passa dal nostro sito web per scaricare i prodotti localizzati o per tenere d’occhio le novità e la documentazione pubblica, senza considerare coloro che utilizzano SUMO, la Knowledge Base ufficiale di Mozilla, curata sempre da noi per la parte italiana. Fa uno strano effetto giocare con questi numeri, non lo nascondo.

Quante volte l’anno vi incontrate?

Se vogliamo escludere la quotidianità fatta dall’incontro online nelle nostre aree di supporto comuni, riusciamo ad organizzare uno, massimo due eventi nell’arco dell’anno per incontrarci tutti fisicamente in un punto dell’Italia (quasi sempre lo stesso a dirla tutta), o almeno ci proviamo! È dura mettere d’accordo esigenze e disponibilità dell’intero staff, soprattutto perché arriviamo da ogni parte d’Italia: dalla Puglia alla Lombardia, passando dal Lazio, dalla Toscana e l’Emilia Romagna (e non solo).

Pensi sia importante conoscersi di persona? Cosa cambia?

Non c’è niente di meglio che conoscersi di persona. Si parte dalla tastiera, dal mouse e dal monitor, si finisce in Toscana a mangiare affettati e bere buon vino.
Internet fa davvero tanto per noi, impossibile pensare di non incontrarsi almeno una volta nella vita, soprattutto stando insieme per così tanto tempo al giorno.

Che rapporti avete con le community internazionali? 
Cerchiamo di mantenere sempre un buon rapporto con tutte le comunità che svolgono il nostro stesso lavoro, lo stesso vale per il quartier generale in America e la sede distaccata in Francia, culla di Mozilla Europe. Cerchiamo di venirci incontro, pianificare eventi, presenze, consegne e supporto. Si fa quel che si può, senza mai dimenticare che siamo tutti volontari.
Che vantaggi si hanno? Ovvero: perché lo fai? 
Crescita e soddisfazione personale, sentirsi parte di una famiglia nella quale io sono entrato a far parte 7 anni fa. Siamo un gruppo affiatato di persone che ha deciso di credere in un progetto che – contrariamente a ieri – oggi sa farsi riconoscere da una semplice icona, quel panda rosso (e non una volpe!) che svetta fiero su tanti Desktop di altrettanti utenti che ci hanno scelto. Ho già un lavoro a tempo pieno, quello che mi dà lo stipendio e mi permette di andare avanti mentre decido di staccare una fetta di giornata alla mia quotidianità donandola a Mozilla e alla comunità italiana.
E gli altri? Ovvero: cosa posso fare io per Mozilla Italia? 

È sbagliato considerarci nerd, siamo talmente variopinti che faremmo invidia ad un quadro di Monet. Il nostro staff è composto da persone estremamente differenti tra di loro, con età e mestieri davvero all’opposto tra loro, uniti da una sola passione. Non è difficile trovare l’amministratore di sistemi (come il sottoscritto o come il nostro attuale Presidente, Francesco Lodolo), l’architetto, il chimico (Iacopo, nostro attuale vice-presidente) o il portiere d’albergo! Chiunque può entrare a far parte di Mozilla Italia, tutti possono contribuire. Abbiamo appositamente realizzato una pagina del sito dove spieghiamo cosa ci serve, chi cerchiamo, cosa può fare per noi. Vi aspettiamo!

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